Sesso e Tao: i segreti dell´erotismo cinese


Dovrebbe essere la cosa più semplice e gioiosa del mondo, ma a volte non lo è. L’incontro sessuale fra uomo e donna oggigiorno incontra ostacoli come stress, stanchezza, calo del desiderio, ignoranza dei bisogni reciproci. Così, talvolta finiamo per confessarci a psicologi e analisti, anziché parlarne con franchezza al partner. Ma come fare per avere più energia in questa sfera fondamentale della vita? L’Oriente ha molto da insegnarci anche in questo campo: per esempio, i segreti della “alchimia sessuale” tramandati da un’antica filosofia cinese, il Taoismo. «Chi è esperto nell’arte di amare è come un cuoco eccellente: sa come mescolare differenti aromi in un gustoso piatto. Chi conosce Yin e Yang sa miscelare e cucinare i piaceri dei sensi», dice una donna in un testo erotico taoista.

Per entrare con profitto in questo universo sessuale, solo apparentemente lontano dal nostro, è necessario fare alcuni passi preliminari: 1) bisogna avere coscienza di sé e dei propri desideri, senza falsi pudori. E’ questo il punto di partenza per arrivare a capire anche il partner. 2) Bisogna essere aperti al cambiamento e alle novità, senza adagiarsi nelle abitudini. Pensare «ho sempre fatto così» è la prima cosa da cambiare. 3) Prendere atto che natura e tempi amorosi dell’uomo e della donna sono diversi: i testi taoisti dicono che «la donna è come l’acqua» (elemento Yin) che prende la forma del suo contenitore rimanendo tuttavia se stessa; mentre «l’uomo è come il fuoco» (elemento Yang). Il concetto si chiarisce con un esempio: la donna, come l’acqua, è lenta a bollire e, dopo, lenta a raffreddarsi; al contrario, l’uomo come il fuoco si accende subito e si spegne velocemente. Ma se tra i due si stabilisce un’ armonia, lui e lei si trasformano a vicenda: l’acqua e il fuoco insieme producono il vapore che sale naturalmente verso l’alto, proprio come la nostra energia vitale ascende attraverso i centri energetici del corpo e i canali sottili (meridiani). Così, secondo i taoisti una armoniosa vita sessuale realizza il Tao dell’unità fra Yin e Yang, sviluppa una coscienza comune, previene o cura molte malattie, ed è una via per ottenere la longevità.

E’ interessante notare che la letteratura erotica cinese attribuisce alla donna, non all’uomo, il ruolo di sapiente iniziatrice al sesso e all’amore. I testi erotici sono incentrati spesso sul dialogo fra due o più figure mitiche: da una parte l’Imperatore Giallo che pone domande, dall’altra una o più giovani donne – la Fanciulla Pura, la Fanciulla Tenebrosa, la Fanciulla Eletta – che danno le risposte, spiegando all’Imperatore i segreti della sessualità. Quali sono questi insegnamenti “segreti”? Anzitutto, l’importanza dei preliminari. Come il massaggio, fondamentale per far circolare l’energia nei meridiani del corpo prima dell’amplesso. Nessuna parte del corpo dev’essere trascurata, per risvegliare l’energia sessuale che è parte dell’energia vitale (Qi): per esempio, secondo la medicina cinese la zona del tallone del piede è collegata attraverso un canale “sottile” ai genitali; inoltre, massaggiare i piedi (e le mani) allevia anche la stitichezza, che può costituire un ostacolo alla vita sessuale. Il massaggio è un ottimo strumento per esprimere i nostri sentimenti attraverso le dita, e ci sono tecniche in cui si usano anche i gomiti, le cosce e i seni. Questo massaggio sensuale è già in sè un atto amoroso, con entrambi i partecipanti unti di oli profumati; non a caso alcuni testi cinesi danno una deliziosa definizione del corpo: il Giardino Profumato.

Grande importanza ha anche il bacio, che per noi occidentali è un atto quasi scontato mentre per gli orientali è un atto fortemente erotico da compiere soltanto in privato (non baciatevi mai in pubblico se viaggiate in un Paese asiatico!). Dovremmo baciarci rilassando i muscoli del viso e della bocca, con l’uomo che mordicchia il labbro superiore della donna (collegato da un meridiano all’organo sessuale femminile), mentre entrambi i partner si scambiano la saliva. I testi erotici cinesi insistono infatti sull’importanza di scambiarsi gli umori (la saliva, ma anche gli umori più intimi del corpo) perché ciò armonizza gli elementi Yin e Yang della coppia. I rapporti orali maschili e femminili vengono descritti quasi come un atto sacro, di venerazione nei confronti dell’altro, usando espressioni poetiche come «suonare il Flauto». L’erotismo cinese, inoltre, pone attenzione anche agli afrodisiaci – come il tè miscelato a spezie varie e radice di ginseng – e a strumenti utili come il “cuscino a mezzaluna”, usato sotto i fianchi della donna per facilitare una penetrazione profonda.

In un testo taoista del sesto secolo d.C., Il manuale della Fanciulla Tenebrosa, la protagonista insegna le arti erotiche all’Imperatore Giallo descrivendo una serie di posizioni amorose. Ecco per esempio la posizione chiamata “La Fenice che batte le ali”: «La donna giace sulla schiena poggiando i piedi sul petto dell’uomo, che è seduto fra le gambe di lei appoggiandosi sul letto con le mani dietro la schiena. Egli penetra profondamente con il Gambo di Giada fino alla parte più interna della Grotta Preziosa. Armonizzando il suo corpo con quello di lei, egli dovrebbe dare tre colpi d’amore delicatamente seguiti da otto colpi in profondità, premendo contro le sue natiche, in modo che l’Anemone di lei abbia contrazioni e umori liquidi, proseguendo così fino a farle raggiungere il culmine del piacere, mentre lui si trattiene».

La capacità del maschio di controllare l’eiaculazione è una cosa fondamentale nella concezione taoista dell’eros, e deriva da una convinzione che i testi cinesi danno per ovvia: l’energia sessuale della donna è illimitata mentre quella dell’uomo è limitata. Il sesso non è visto come una corsa all’orgasmo, bensì come una via all’estasi e alla salute psicofisica, oppure a volte, maliziosamente, come una battaglia in cui vince chi riesce a dare più piacere all’altro. Da qui l’importanza della ritenzione del seme maschile, perché la “battaglia” possa durare a lungo. A questo scopo i testi erotici forniscono dettagliate descrizioni di tecniche utili al maschio, che deve esercitare l’autocontrollo della respirazione e della mente, e quando è necessario utilizzare su se stesso la digitopressione, premendo con l’indice e il medio della mano sinistra su alcuni punti particolari del proprio corpo, come il punto ping-i (tre centrimetri al di sopra della parte destra del petto) o in un punto fra lo scroto e l’ano, sempre «regolando il proprio ritmo d’amore» attraverso il respiro. Il maestro taoista Tung arrivava a dare ai maschi consigli sorprendenti: «Quando si fa l’amore con una donna bisognerebbe abbandonarsi all’eiaculazione solo due o tre volte ogni dieci incontri». Rimanendo il più possibile all’interno della Grotta Preziosa, infatti, anche il maschio ottiene un grande vantaggio: ha la possibilità di assorbire l’essenza Yin dell’inesauribile energia lunare della donna, ritemprando in questo modo la propria forza vitale. La donna, insomma, ha la capacità di “ricaricare” l’uomo.

Negli antichi testi erotici taoisti – che come abbiamo visto davano molta importanza al punto di vista femminile – non mancano neanche accenni ai rapporti fra donne. La sorellanza è consigliata e anche il lesbismo non è ostacolato, purché non sia una pratica esclusiva: il Tao infatti privilegia l’unione di Yin e Yang, femminile e maschile, come Via suprema per raggiungere l’armonia.

I mille nomi cinesi per indicare “Lui” e “Lei”

L’antica letteratura erotica cinese è ricca di nomi poetici (e a volte buffi) per indicare il sesso maschile e quello femminile. Vediamone alcuni.

I nomi per “Lui”: lo Scettro di Giada, l’Ambasciatore, l’Unicorno, la Pagoda Yang, il Generale, il Serpente, il Paggio, l’Eroe, il Galletto, il Flauto, lo Stelo (o il Gambo) di Giada, il Diplomatico, l’Adepto, la Rana, l’Uccello Cremisi, la Scimmia. (Il glande è chiamato: la Vetta Favorevole).

I nomi per “Lei”: il Vaso di Miele, la Porta di Giada, la Grotta Preziosa, la Stanza Misteriosa, la Tana a Forma di Chicco, l’Ostrica, il Loto, la Lira, l’Anemone, la Grotta della Tigre Bianca, il Solco d’Oro, la Camera Purpurea, la Conchiglia, la Fenice, la Valle della Gioia, il Gioiello Recinto.

I consigli di un cortigiana cinese alle donne

In un antico romanzo cinese intitolato Il tappeto da preghiera di carne, una cortigiana che aveva appreso le arti sessuali da un maestro taoista dà consigli alle “apprendiste cortigiane”. Eccone alcuni: «Non è il gentiluomo che deve guidare la donna ma l’inverso. Se l’uomo giace sulla schiena lei monti in sella e guidi l’Ambasciatore nella direzione giusta. Quando l’Ambasciatore si è levato in volo con intraprendenza, lei lo mantenga stretto come un Flauto in un astuccio. Quando quello è svogliato, lei riaccenda la fiamma con un abile gioco di dita. Più selvaggia è la lotta, più intraprendente lei si faccia, e resistendo ai suoi attacchi sferri gioiosamente la sua controffensiva. La cosa migliore da fare è aiutare lui a trovare ogni punto sensibile in lei. Entrambi ne saranno beneficiati. E anche quando lei si troverà sotto il partner, non gli lasci fare tutto: piena di comprensione lo assista guidando i suoi movimenti, conducendo il gioco dell’amore come un delizioso inseguimento di farfalle. Ogni cortigiana di prima classe sa applicare questi principi ottenendo il favore degli ospiti e al tempo stesso aumentando il proprio piacere».